Testi scolastici: firmato il decreto
Firmato dal ministro Francesco Profumo il decreto in materia di adozioni dei libri di testo. Tra le principali innovazioni, la disposizione per i collegi dei docenti di adottare, dall’anno scolastico 2014/2015, solo libri nella versione digitale o mista. Novità in arrivo anche per i costi sostenuti dalle famiglie.
Lo ha reso noto il Miur in un comunicato stampa del 26 marzo 2013. Inizialmente l’innovazione riguarderà le classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado.
I prezzi di copertina dei libri, definiti per l’anno scolastico 2013/2014, restano confermati anche per il 2014/2015; si riducono invece del 20% i tetti di spesa entro cui il Collegio dei docenti deve mantenere il costo complessivo dei testi adottati. Ma nel caso in cui l’intera dotazione libraria sia composta esclusivamente da libri in versione digitale la sforbiciata è più consistente, con una riduzione che arriva fino al 30%. I nuovi tetti si applicano per le adozioni dei libri della prima classe della scuola secondaria di I grado e della prima e della terza classe della secondaria di II grado. Per le rimanenti classi restano validi i limiti già definiti per le adozioni relative all’anno scolastico 2013/2014. I risparmi ottenuti potranno essere utilizzati dalle scuole per dotare gli studenti dei supporti tecnologici necessari (tablet, PC/portatili) ad utilizzare al meglio i contenuti digitali.
La consultazione dei testi digitali sarà resa possibile attraverso una piattaforma che il Ministero metterà a diposizione degli istituti scolastici e degli editori, affinché i docenti possano consultare e scaricare on line la demo illustrativa dei libri di testo in versione mista e digitale, ai fini della loro successiva adozione. Al fine di assicurare la gradualità del processo di innovazione, solo per le prima e terza classe della secondaria di II grado il Collegio dei docenti potrà eventualmente confermare le adozioni dei testi già in uso. Una deroga valida però solo per i due anni successivi all’introduzione dei libri digitali, cioè gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016.
Inoltre, al fine di diffondere le migliori pratiche e sostenere i processi di innovazione nella didattica, l’Indire attiverà azioni di monitoraggio continuo e di documentazione.