Privacy a scuola: no a impronte digitali per professori e ATA
No all'uso delle impronte digitali di professori e personale ATA per rilevare la loro presenza a scuola: lo ha stabilito il Garante della privacy nel vietare in tre istituzioni scolastiche l'ulteriore trattamento dei dati biometrici dei lavoratori effettuato in violazione delle norme in materia di protezione dei dati personali.
Nella newsletter 17 settembre 2013 n. 378 il Garante per la protezione dei dati personali ribadisce il no all'uso generalizzato delle impronte digitali, perché eccedente e sproporzionato rispetto allo scopo perseguito dalle scuole di controllare le presenze sul posto di lavoro, e contrario quindi ai principi di liceità, necessità e non eccedenza stabiliti dal Codice.
L'Autorità ha vietato anche l'uso delle immagini raccolte tramite un impianto di videosorveglianza installato all'interno di uno dei due licei, all'insaputa di docenti, personale Ata e studenti. Il divieto riguarda il trattamento effettuato nel periodo antecedente alla sua disattivazione da parte della Direzione territoriale del lavoro per violazione delle norme sul controllo a distanza dei lavoratori.