Scuole in aree a rischio: risorse a.s. 2013/14
Criteri di attribuzione delle risorse per le scuole collocate nelle aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica, per l'a.s. 2013/2014. Servizio redazionale a cura di Chiara Brescianini.
Alunni stranieri e dispersione scolastica
Con report di settembre 2013 il MIUR ha fornito i dati per l’avvio dell’a.s. 2013/2014, indicando in 7,8 milioni di studenti il complesso della popolazione studentesca, di cui poco meno del 10% stranieri (736 mila), per un totale di 366 mila classi suddivise il 8.644 istituzioni statali e 41.483 sedi.
Sempre ad avvio d’anno il Servizio Statistico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha reso disponibile sul tema “La dispersione scolastica” il Focus datato giugno 2013
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/9b568f0d-8823-40ff-9263-faab1ae4f5a3/Focus_dispersione_scolastica_5.pdf desunto dall’Anagrafe Nazionale del MIUR, che si propone come azione di contrasto efficace degli abbandoni precoci e di lotta alla dispersione scolastica.
Riferimenti contrattuali Articolo 9
CCNL 2002-2005
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2002-2005 aveva previsto che il MIUR suddividesse annualmente fra le Direzioni Generali le risorse per le scuole delle aree a rischio ed a forte processo immigratorio, utilizzando indicatori di carattere sociale e di disagio economico e dandone informazione preventiva alle Organizzazioni Sindacali. I Direttori Regionali sono chiamati a stipulare apposito Contratto Integrativo Regionale con le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL, indicando
- i criteri di accesso delle scuole alle risorse disponibili,
- la durata dei progetti/azioni;
- gli obiettivi di lotta all’emarginazione scolastica da conseguire;
- i sistemi di rilevazione dei risultati da comunicare sia al MIUR sia alle Organizzazioni Sindacali, favorendo la diffusione delle esperienze sul territorio.
Le scuole possono utilizzare le risorse, in riferimento allo specifico contesto territoriale di rischio, anche in rete e comunque privilegiando una dimensione territoriale di area. A tal fine le scuole hanno elaborato progetti/azioni finalizzate al recupero dell’insuccesso scolastico anche con l’ampliamento dell’offerta formativa, finanziati dalle Direzioni Generali con le risorse all’uopo stanziate dal MIUR.
I compensi per il personale coinvolto nelle attività progettuali sopra indicate, sono stati definiti in sede di contrattazione d’istituto, sulla base dei criteri generali definiti in sede di Contratto Integrativo Regionale.
CCNL 2006-2009
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2006-2009, attualmente vigente, conferma continuità riguardo alla gestione delle risorse per le aree a rischio in riferimento all’articolo 9, sia per ciò che concerne le azioni delle scuole sia per il ruolo svolto dalle Direzioni Generali per l’assegnazione delle risorse ripartite dal MIUR, specificando la cadenza annuale della specifica Contrattazione Integrativa Regionale in riferimento all’art. 4 comma 3 del CCNL.
Ipotesi di Contratto Collettivo Integrativo Nazionale sui criteri e parametri di attribuzione delle risorse per le scuole collocate in aree a rischio educativo, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica a.s. 2013/2014
In data 18 dicembre 2013 è stata sottoscritta l’ipotesi di CIN, sottoscritta da parte pubblica e rappresentanza sindacale che individua, in misura ridotta rispetto al precedente anno scolastico, le risorse relative all’art. 9 pari per il corrente anno scolastico a livello nazionale a 29,73 mln di euro.
Per ciò che riguarda ulteriori approfondimenti relativi ai riferimenti normativi, ai documenti correlati e a riferimenti sitografici si rinvia al contributo presentato in Notizie della Scuola n. 15/2013 “Ripartizione finanziamenti per le scuole collocate in aree a rischio”.
Le risorse
Storico delle risorse dall’a.s. 2003/2004 all’a.s. 2013/2014
Le risorse per l’art.9 sono state costanti nel corso di quasi un decennio. Si riporta in tabella in sintesi la ripartizione delle stesse per regione, in riferimento alle annuali assegnazioni ministeriali.
Ciascun Ufficio Scolastico Regionale ha declinato internamente le modalità per
- ripartire le risorse in sede di contrattazione integrativa
- raccogliere le progettualità/azioni delle scuole
- monitorare i percorsi realizzati, in raccordo con quanto richiesto e previsto dal MIUR.
Come si evince dalla tabella per l’a.s. 2013/2014 la nota del 04 febbraio 2014 ha indicato una disponibilità, come già indicato, di 29,73 mln di euro in progressiva contrazione, ma pur sempre complessivamente significativa. Il dettaglio del piano regionale è riportato in tabella in chiusura.
Le indicazioni per l’a.s. 2013/2014
Con nota n. 724 del 4 febbraio 2014, il MIUR – D.G. Studente - ha fornito indicazioni relativamente a:
- gli esiti del monitoraggio dell’utilizzo delle risorse per l’a.s. 2012/2013, evidenziando il sempre crescente ricorso alle tecnologie, la prevalenza di attività extra-curricolari e rappresentando l’esigenza di una diversa scansione dei tempi che assegni risorse certe alle scuole ad avvio d’anno e in tempi congruenti con la definizione del Piano dell’Offerta Formativa;
- i criteri per la contrattazione integrativa regionale, che risultano confermati rispetto al passato e che richiedono l’immediata attivazione delle fasi di contrattazione integrativa regionale, con invito alle scuole a formulare i propri progetti e agli Uffici Scolastici a prevede azioni di monitoraggio continuativo ed accurato;
- le modalità di selezione e valutazione dei progetti e la definizione degli elenchi definitivi da inviare al MIUR – Direzione Generale per lo Studente – per l’inoltro successivo alla Direzione Generale per il Bilancio e la Politica Finanziaria. La stessa D.G. per il Bilancio provvederà ad emettere i mandati e ad erogare le risorse finanziarie alle scuole, non prima che il Contratto Collettivo Integrativo Nazionale sia stato certificato e registrato dagli organi competenti;
- gli elementi prioritari per la realizzazione delle azioni progettuali fra cui si evidenziano l’integrazione dei progetti con il P.O.F., l’analisi dei bisogni del territorio, la definizione di progetti per tutte le fasce che presentano difficoltà, la ricerca del coinvolgimento di tutte le parti ivi compresi i genitori; l’utilizzo di una didattica coinvolgente, la definizione di progetti coerenti con il curricolo e l’attenzione alla documentazione.
Al fine di individuare a livello nazionale modelli diversi e differenziati,il MIUR chiede, inoltre, agli Uffici Scolastici Regionali di segnalare eventuali progetti che presentino caratteristiche di innovatività.
La nota, infine, ha chiarito, rispetto alle perplessità emerse per l’a.s. 2012/2013, che le risorse sono da considerarsi al lordo dipendente e che le rimesse finanziarie saranno effettuate direttamente dalla D.G. per il Bilancio e la Politica Finanziaria, secondo la procedura del cedolino unico. Come da prassi consolidata, è prevista la realizzazione di un monitoraggio conclusivo a cura degli Uffici Scolastici Regionali, la cui tempistica ne prevede la conclusione al 10 luglio 2014.
In sintesi
Vista la matrice contrattuale delle risorse per le aree a rischio e per il forte flusso migratorio e valutato il fatto che le scuole necessitano di queste risorse per la realizzazione di attività di integrazione degli alunni stranieri, è auspicabile che nel futuro contratto nazionale di lavoro si definisca un meccanismo fisso, continuativo, certo e snello al fine di attribuire tempestivamente le risorse, evitando l’alimentarsi di un progettazione fine a sé stessa, ma correlandola alla fattiva disponibilità di risorse. Come indicato in nota MIUR, una scansione pluriennale (almeno biennale) delle risorse consentirebbe una pianificazione migliore e meglio calibrata sulle necessità di personalizzazione degli alunni. Risulta strategica, vista la progressiva contrazione dei finanziamenti, la realizzazione di progetti in rete fra scuole per ottimizzare le risorse umane a disposizione.
Chiara Brescianini
Tabella sintetica risorse art. 9 CCNL – Risorse per le aree a rischio e a forte flusso immigratorio nel decennio 2003/2004-2013/2014
|
A.s. 2003/2004 |
A.s. 2004/2005 |
A.s. 2005/2006 |
A.s.2006/2007 |
A.s.2007/2008 |
A.s.2008/2009 |
A.s..2009/2010 |
A.s. 2010/2011 |
A.s. 2011/2012 |
A.s.2012/2013 |
A.s.2013/2014 |
|
C.M. n. 40 del 6/4/2004 |
.M. n. 41 del 24/3/2005 |
Nota MIUR n. 7693 del 21/12/2005 |
Nota MIUR 4300/A6 del 11/7/2006 |
C.M. n. 96 del 14/11/2007 |
Nota MIUR n. 779/P7 del 26/11/200 |
Nota MIUR n. 3152 del 3 maggio 2010 |
Nota MIUR n. 4315/PVI del 23/6/2010 |
C.M. n. 67 del 29 luglio 2011 |
Ipotesi CCNI del 3.4.2013 |
Nota MIUR n. 724 del 4 febbraio 2014 |
Piemonte |
2.024.274 |
2.024.274 |
2.024.274 |
2.024.274 |
2.675.069 |
2.675.069 |
2.675.069 |
2.675.069 |
2.675.069 |
2.115.109,90 |
1.495.419,00 |
Lombardia |
3.960.276 |
3.960.276 |
3.960.276 |
3.960.276 |
6.323.872 |
6.323.872 |
6.323.872 |
6.323.872 |
6.323.872 |
5.000.127,00 |
3.534.897,00 |
Veneto |
2.469.570 |
2.469.570 |
2.469.570 |
2.469.570 |
3.227.137 |
3.227.137 |
3.227.137 |
3.227.137 |
3.227.137 |
2.551.616,30 |
1.804.611,00 |
Friuli-Venezia G |
478.432 |
478.432 |
478.432 |
478.432 |
761.675 |
761.675 |
761.675 |
761.675 |
761.675 |
602.237,30 |
425.139,00 |
Liguria |
522.298 |
522.298 |
522.298 |
522.298 |
978.923 |
978.923 |
978.923 |
978.923 |
978.923 |
774.009,80 |
547.032,00 |
Emilia Romagna |
1.275.917 |
1.275.917 |
1.275.917 |
1.275.917 |
3.039.514 |
3.039.514 |
3.039.514 |
3.039.514 |
3.039.514 |
2.403.267,40 |
1.697.583,00 |
Toscana |
1.562.859 |
1.562.859 |
1.562.859 |
1.562.859 |
2.168.444 |
2.168.444 |
2.168.444 |
2.168.444 |
2.168.444 |
1.714.534,30 |
1.212.984,00 |
Umbria |
643.933 |
643.933 |
643.933 |
643.933 |
730.713 |
730.713 |
730.713 |
730.713 |
730.713 |
577.756,40 |
407.301,00 |
Marche |
1.185.937 |
1.185.937 |
1.185.937 |
1.185.937 |
1.284.620 |
1.284.620 |
1.284.620 |
1.284.620 |
1.284.620 |
1.015.716,80 |
716.493,00 |
Lazio |
2.579.271 |
2.579.271 |
2.579.271 |
2.579.271 |
3.248.423 |
3.248.423 |
3.248.423 |
3.248.423 |
3.248.423 |
2.568.446,60 |
1.816.503,00 |
Abruzzo |
1.403.476 |
1.403.476 |
1.403.476 |
1.403.476 |
1.219.939 |
1.219.939 |
1.219.939 |
1.219.939 |
1.219.939 |
964.575,10 |
680.817,00 |
Molise |
440.003 |
440.003 |
440.003 |
440.003 |
344.534 |
344.534 |
344.534 |
344.534 |
344.534 |
272.415,00 |
193.245,00 |
Campania |
11.453.121 |
11.453.121 |
11.453.121 |
11.453.121 |
8.773.794 |
8.773.794 |
8.773.794 |
8.773.794 |
8.773.794 |
6.937.218,90 |
4.902.477,00 |
Puglia |
7.194.666 |
7.194.666 |
7.194.666 |
7.194.666 |
5.306.240 |
5.306.240 |
5.306.240 |
5.306.240 |
5.306.240 |
4.195.510,90 |
2.967.054,00 |
Basilicata |
1.028.148 |
1.028.148 |
1.028.148 |
1.028.148 |
985.245 |
985.245 |
985.245 |
985.245 |
985.245 |
779.008,50 |
550.005,00 |
Calabria |
3.872.824 |
3.872.824 |
3.872.823 |
3.872.823 |
3.077.981 |
3.077.981 |
3.077.981 |
3.077.981 |
3.077.981 |
2.433.682,30 |
1.721.367,00 |
Sicilia |
9.222.437 |
9.222.437 |
9.222.437 |
9.222.437 |
7.206.405 |
7.206.405 |
7.206.405 |
7.206.405 |
7.206.405 |
5.697.923,70 |
4.028.415,00 |
Sardegna |
1.877.620 |
1.877.620 |
1.877.620 |
1.877.620 |
1.842.532 |
1.842.532 |
1.842.532 |
1.842.532 |
1.842.532 |
1.456.843,80 |
1.028.658,00 |
|
53.195.061 |
53.195.061 |
53.195.060 |
53.195.060 |
53.195.060 |
53.195.060 |
53.195.060 |
53.195.060 |
53.195.060 |
42.060.000,00 |
29.730.000.00 |