Fondo europeo per l’integrazione: 18 milioni per la formazione civico-linguistica
Pubblicato da parte del Ministero dell’Interno l’avviso pubblico per la presentazione di progetti a carattere territoriale finanziati a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini provenienti da Paesi terzi. Dal 30 gennaio al 6 marzo è possibile presentare le proposte progettuali esclusivamente per via telematica. Servizio a cura di Chiara Brescianini.
Avviso pubblico per la presentazione di Progetti per i Piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi Terzi
È stato pubblicato, a fine gennaio, sul sito del Ministero dell’Interno, l’Avviso Pubblico per la presentazione di progetti a carattere territoriale finanziati a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 1/2013 – Piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi Terzi.
L’avviso è reperibile al sito:
Al link il bando del Fondo Europeo per l’Integrazione 2014
Dal 30 gennaio 2014 al 6 marzo 2014 è possibile presentare le proposte progettuali esclusivamente per via telematica, con le modalità indicate in avviso (art. 10) .
L’Avviso pubblico è stato adottato con Decreto prot. 240 del 15.1.2014 del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo – in quanto autorità responsabile del “Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi” 2007-2013
Documentazione relativa all’Avviso pubblico per la presentazione di Progetti per i Piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi Terzi
L’Avviso pubblico completo è reperibile al link:
Documenti integranti parte dell’Avviso sono:
- il manuale delle regole di ammissibilità delle spese, versione n.4 del 6 marzo 2011;
- il manuale utente a supporto dei soggetti proponenti per l’utilizzo del sistema informativo Solid nell’ambito degli avvisi 2013;
- le Linee Guida per la progettazione dei Piani regionali per la formazione civico linguistica dei cittadini dei Paesi Terzi (A);
- le Linee Guida per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana (B);
- le Linee Guida per la progettazione delle sessioni di formazione civica e di informazione (C).
Presenti n. 12 fac simili per la domanda.
Le risorse destinate al finanziamento ammontano a 18 mln di euro suddivisi fra Regioni come da tabella presente in Avviso (pag. 4) e decretate con Decreto prot. 239 del 15.1.2014 del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo – in quanto autorità responsabile del “Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi” 2007-2013
Link Decreto:
Come già per gli scorsi anni, gli enti proponenti sono le Regioni ordinarie, a Statuto Speciale e le Province Autonome con presentazione di un solo progetto. Le stesse in quanto proponenti non possono assumere la qualità di Partner. La valenza dei piani è regionale e, solo nel caso di Province autonome, provinciale.
Gli Uffici Scolastici Regionali territorialmente competenti sono previsti come Partner obbligatori, a pena di inammissibilità dei progetti.
Articolazione dei piani regionali
I piani regionali devono essere articolati in aree, come previsto dalle tre Linee Guida citate, e nello specifico:
a. Azioni formative e progetti mirati: per almeno il 60% del budget complessivo, di cui almeno il 50% dello stesso è da dedicarsi ad Azioni formative per la realizzazione di corsi di integrazione linguistica e sociale realizzati dai Centri Territoriali Permanenti e, solo a fronte di particolari necessità organizzative e/o logistiche possono essere erogate con il contributo di soggetti qualificati in didattica dell’italiano L2. In tal caso l’erogazione dei servizi deve rispettare la normativa vigente nelle Regioni e standard qualitativi definiti in Avviso;
b. Azioni di supporto gestionale e servizi strumentali per almeno il 10% del budget complessivo;
Destinatari dei piani regionali
I destinatari dei piani regionali sono i cittadini dei Paesi Terzi soggiornanti sul territorio nazionale; non sono destinatari i cittadini di Paesi Terzi richiedenti asilo o con status di rifugiato o che sono ammissibili alla protezione sussidiaria.
Modalità e criteri di valutazione dei progetti
I progetti saranno valutati da Commissione o eventuali sub-commissioni nominate dall’Autorità responsabile secondo i criteri indicati nell’avviso (art.14) in relazione alla proposta progettuale e al soggetto proponente.
L’Autorità responsabile, a conclusione della fase di valutazione, emana, con decreto, l’elenco finale dei progetti ammessi al finanziamento e ne dà notizia via pubblicazione sul sito internet del Ministero dell’Interno, atto con valore di notifica.
Approfondimenti
Per approfondimenti in merito alla disciplina dell’Accordo di integrazione tra lo Straniero e lo Stato che definisce gli impegni dello straniero e dello Stato, alle modalità di realizzazione dell’Accordo ed al ruolo dei Centri Territoriali Permanenti per l’Accordo di integrazione è possibile fare riferimento ai contributi pubblicati sul questo sito:
giugno 2013
luglio 2013 (Linee Guida per la realizzazione di sessioni di formazione civica e informazione)
Come noto, il sistema formale di istruzione rivolto agli adulti sta cambiando: con il DPR n. 263/2012 - norme per la ridefinizione dell’assetto organizzativo e didattico dei Centri di istruzione degli adulti – i CTP cesseranno di esistere, sostituiti dai Centri Provinciali di Istruzione per Adulti (CPIA), organizzati su base territoriale più ampia, in rete con le altre scuole, con gli enti locali e con le agenzie formative del territorio.
In attesa della messa a regime del nuovo sistema, nel corso dell’a.s. 2013/2014 è in corso la prevista sperimentazione assistita a livello nazionale (art. 11, comma 1, DPR 263/2012), avviata con nota n. 4241 del 31 luglio 2013 del MIUR – Direzione Generale per l’istruzione e la formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni – Ufficio V - ed attualmente in essere in 9 regioni. La sperimentazione è realizzata, senza oneri, con le modalità definite dal “Documento contenente i criteri e le modalità per l’avvio, l’organizzazione e la realizzazione dei progetti assistiti a livello nazionale”, trasmesso con la predetta nota Miur.
La sperimentazione assistita coadiuverà la fattiva realizzazione dei CPIA entro i tempi previsti dalla norma.
L’Avviso FEI con scadenza 6 marzo si conferma, ancora una volta, indispensabile dal punto di vista organizzativo e di risorse per la realizzazione dell’offerta formativa per i cittadini di paesi Terzi, nella predetta cornice di riorganizzazione.
Chiara Brescianini