Apprendistato in azienda per studenti delle superiori
Parte dal prossimo anno scolastico la sperimentazione dell'apprendistato in azienda per gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori. Per l'interazione tra apprendimento in aula ed esperienza di lavoro si potrà utilizzare fino al 35% dell'orario annuale delle lezioni. I periodi on the job saranno valutati come crediti ai fini dell'ammissione all'Esame di Stato.
Lo ha reso noto il Miur con un comunicato stampa del 4 giugno 2014. Il programma sperimentale è definito con un decreto interministeriale tra i Ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia. Obiettivo della sperimentazione è consentire agli studenti di inserirsi in un contesto aziendale già prima della conclusione del loro percorso scolastico.
Prima di arrivare alla Convenzione con la singola scuola, l'azienda interessata sottoscriverà un Protocollo d'intesa con il Miur e il Mlps (o gli uffici periferici dei Ministeri) e le Regioni interessate per specificare: gli indirizzi di studio coinvolti, i criteri per individuare scuole e studenti, le modalità per assicurare ai giovani l'eventuale rientro nei percorsi ordinari, il numero minimo di ore da svolgere sul posto di lavoro, i criteri per il monitoraggio e la valutare della sperimentazione. L'impresa dovrà, ovviamente, dimostrare di avere le carte in regola per la formazione degli apprendisti anche minorenni, di rispettare le norme sulla sicurezza, di avere capacità occupazionali coerenti con le norme sull'apprendistato.
Ogni studente-apprendista sarà accompagnato da un Piano formativo personalizzato, che esplicita il percorso di studio e di lavoro, e da un sistema tutoriale che vede congiuntamente impegnati il tutor aziendale, designato dall'impresa, e il tutor scolastico, individuato tra gli insegnanti del Consiglio di classe in possesso di competenze adeguate. Per agevolare il loro compito sono previste specifiche attività formative, anche congiunte, a carico dell'impresa. Notevoli gli spazi di flessibilità a disposizione delle scuole: per l'interazione tra apprendimento in aula ed esperienza di lavoro potranno utilizzare fino al 35% dell'orario annuale delle lezioni.
I periodi di apprendistato sono valutati e certificati e valgono come crediti ai fini dell'ammissione all'Esame di Stato. Per la predisposizione della terza prova scritta la Commissione d'Esame dovrà tener conto dello specifico percorso sperimentale seguito dagli allievi e potrà avvalersi della presenza del tutor aziendale.