Esame di Stato I ciclo alunni con DSA e BES
Il Miur ha fornito ulteriori specifiche indicazioni in merito allo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione per i candidati, interni o privatisti, con disturbi specifici di apprendimento o con altri bisogni educativi speciali.
La nota 3 giugno 2014 prot. n. 3587, ribadendo che l’esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di primo grado resta disciplinato dalla circolare ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012, a carattere permanente, fornisce ulteriori indicazioni per i candidati, interni o privatisti, con disturbi specifici di apprendimento o con bisogni educativi speciali, in analogia a quanto precisato per i candidati all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e riporta, in allegato, la nota tecnica INVALSI relativa allo svolgimento della Prova nazionale 2014. Da segnalare i seguenti elementi:
- per quanto riguarda gli alunni con DSA, che, ai sensi dell’articolo 6, comma 5, del decreto ministeriale n.5669 del 12 luglio 2011, hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte di lingue straniere, la prova orale sostitutiva avrà luogo nell’ambito del colloquio pluridisciplinare;
- per quanto riguarda gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, formalmente individuati dai Consigli di Classe, la Nota, richiamando la Direttiva 27.12.2012, la CM n. 8 del 6 marzo 2013 e le Note del 27 giugno 2013 e del 22 novembre 2013, ribadisce che dovranno essere fornite alla Commissione tutte le indicazioni necessarie, in particolare le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei Piani Didattici Personalizzati, e dovranno essere trasmessi tali Piani; la nota ricorda, inoltre, che non è possibile ricorrere, per tali alunni, a misure dispensative, ma si possono usare misure compensative in analogia con quanto disposto per gli alunni con DSA.
La Nota tecnica INVALSI conferma indicazioni già presenti nell’Allegato tecnico relativo alla Prova nazionale 2013, compresa la predisposizione, già introdotta nell’anno scolastico precedente, sia per l’italiano che per la matematica, di cinque versioni differenti della prova composte dalle stesse domande, ma poste in ordine diverso e/o con le opzioni di risposta permutate in modo differente; l’ordine nella somministrazione risulta, invece, modificato: si procederà prima con la prova di italiano e, dopo la pausa prevista, con la prova di matematica.