RAV infanzia: la consultazione nelle scuole
Con la nota 25 agosto 2016, n. 9644, il MIUR rende note le condizioni e le caratteristiche della consultazione che si svolgerà nelle scuole dell’infanzia (di ogni tipologia di gestione) per esprimere pareri sulla struttura di un RAV-infanzia (Rapporto di Autovalutazione) che potrebbe, dopo una sperimentazione in un campione mirato nell’a.s. 2015-16, essere diffuso in tutte le scuole a partire dal settembre 2017.
A tal fine sarà reperibile in rete un apposito questionario predisposto dall’INVALSI (seguiranno in proposito istruzioni dettagliate) che consentirà alle scuole di intervenire con suggerimenti, proposte, osservazioni sul prototipo di RAV che era già stato inviato alle scuole nei mesi scorsi con la nota 829 del 26-1-2016.
Il questionario ripercorre la struttura del RAV (che è assai simile a quello già in uso nelle scuole, nella sua scansione di contesto, esiti, processi organizzativi e didattici), e sollecita con domande aperte e chiuse una valutazione dello strumento. Ci sono anche alcuni quesiti specifici sul “fare valutazione” nella scuola dell’infanzia, visto che uno dei problemi è proprio il “significato” che si intende dare a questo processo. Ad esempio, è escluso che si introducano prove di apprendimento a 6 anni, anche perché quando si parla di “esiti” nei bambini di questa età ciò che conta sono il benessere, l’osservazione dei processi evolutivi, la relazione educativa, il modo in cui gli adulti organizzano un contesto di qualità.
Anche i docenti della scuola dell’infanzia dedicano i primi giorni dell’anno scolastico a momenti di incontro, formazione, documentazione. L’analisi del RAV può essere uno degli argomenti del lavoro. Così si potrà giungere preparati alla consultazione (che scade il 30 settembre), ma soprattutto si potrà “ripassare alla moviola” tutto il funzionamento della propria scuola, alla ricerca dei punti di forza e di criticità, e impostare un buon miglioramento.