Erasmus+: buona performance dell’Italia
Presentati a Bruxelles da parte della Commissione Europea i dati relativi al primo anno del programma Erasmus+: l’Italia è fra i Paesi che hanno maggiormente beneficiato dei finanziamenti europei.
Nel primo anno del programma Erasmus+ (2014) più di 2 miliardi di euro sono stati distribuiti a supporto di iniziative di istruzione e formazione (69% del budget), gioventù (10%) e sport (1%).
Secondo i dati diffusi da INDIRE, le borse di mobilità per studenti, tirocinanti, insegnanti, volontari e altri giovani hanno permesso a quasi 58mila italiani di partire (650mila in Europa), con un impegno finanziario di 92.80 milioni di euro. In questo ambito l’Italia è seconda solo alla Turchia per numero di candidature presentate. Il settore universitario ha beneficiato di oltre 53 milioni di euro, impiegati per sostenere le mobilità di oltre 34 mila studenti, professori e staff, a seguire la formazione professionale (25 milioni), la mobilità per i giovani (quasi 10 milioni), la formazione per il personale della scuola (3.6 milioni) e per il personale impegnato nell’educazione degli adulti.
Sul fronte della cooperazione in progetti, ovvero quelle attività di collaborazione in partnership internazionali fra scuole, università, organizzazioni di giovani, enti pubblici e imprese, l’Italia ha realizzato 118 progetti con il coinvolgimento di 791 organizzazioni. Nel complesso, il budget destinato a questo tipo di attività è stato di oltre 30 milioni di euro. Gran parte dei progetti riguardano l’ambito scuola: sono 350 gli istituti coinvolti in Italia, con 62 scuole coordinatrici di progetto ed un finanziamento che sfiora i 12 milioni di euro. A seguire i progetti dei settori formazione, istruzione superiore, educazione degli adulti e gioventù.