Licei musicali e coreutici: Rapporto 2016
Presentati il 16 novembre in una conferenza stampa presso il Senato della repubblica i due volumi intitolati “I Licei musicali e coreutici italiani. Rapporto 2016”, che presentano gli esiti dell’indagine conoscitiva nazionale volta a monitorare l’assetto, l’organizzazione e i risultati conseguiti dagli studenti, alla fine del quinto anno di attività.
Frutto di un accordo sottoscritto tra il MIUR, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e la Rete nazionale “Qualità e sviluppo dei Licei musicali e coreutici”, il Rapporto 2016, suddiviso in due volumi, si basa sui seguenti indicatori di analisi:
- variabili connesse alla dimensione strutturale e organizzativa;
- rapporti con i Conservatori e AND;
- formazione e professionalità docente;
- verticalizzazione del curriculo e orientamento in entrata e in uscita;
- rapporti con il territorio e con il mondo del lavoro;
- uso delle tecnologie;
- esiti degli studenti.
Il Rapporto delinea un quadro positivo innanzi tutto dal punto di vista numerico: a partire dalla loro nascita nell’a.s. 2010/11, i Licei musicali sono passati da 43 a 140, quelli coreutici da 11 a 34. Si è assistito a un progressivo incremento del numero delle iscrizioni e quindi del numero delle classi.
Soddisfacenti anche i risultati finali conseguiti dagli studenti, che nel prosieguo degli studi, coerentemente con gli obiettivi della riforma, si sono indirizzati verso gli studi dell’alta formazione, sia essa musicale, coreutica o universitaria.
I dati contenuti nel Rapporto costituiscono uno strumento significativo per tracciare le prospettive di sviluppo rispetto all'assetto che i Licei, usciti dalla fase di avvio sperimentale, potranno avere nel più generale riordino della formazione musicale e coreutica.