Concorso dirigenti: arriva il parere del Consiglio di Stato
È favorevole con alcuni rilievi il parere del Consiglio di Stato sullo schema di regolamento del prossimo concorso a dirigente scolastico. Lo step successivo per l'emanazione del bando sarà l'autorizzazione da parte del MEF.
Lo scorso 16 settembre il Miur ha richiesto il parere del Consiglio di Stato sullo schema di decreto recante “Regolamento per la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi al corso”.
Lo schema si compone di 25 articoli e da un allegato (Tabella A). La richiesta di parere è stata corredata da relazione illustrativa, relazione tecnica, analisi di impatto della regolamentazione, analisi tecnico-normativa, e dal parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
La materia oggetto dello schema di Regolamento non rientra tra quelle per le quali è prevista l’acquisizione del parere obbligatorio del CSPI; tuttavia l’Amministrazione ha ritenuto opportuno acquisirlo al fine di avvalersi del relativo supporto tecnico-scientifico.
Il parere del CSPI conteneva diverse richieste di modifica, che sono state in larga parte accolte nello schema. Ora il parere 21 ottobre 2016 n. 2190 del Consiglio di Stato riprende le proposte CSPI non recepite, che vengono indicate in sede di esame delle relative disposizioni, con invito all’Amministrazione a riconsiderarle o comunque a motivare adeguatamente il mancato accoglimento.
Il Consiglio di Stato si è comunque espresso favorevolmente sullo schema di regolamento, pur con rilievi puntuali per diversi articoli. I principali riguardano la verifica delle conoscenze informatiche e i punteggi da attribuire all’accertamento delle competenze di lingua straniera e di informatica.
Riparte dunque l’iter verso l’emanazione del Bando. L’avvio del concorso dovrà verosimilmente slittare ai primi mesi del 2017, se si considera che mancano ancora alcuni passaggi formali, tra cui la quantificazione dei posti messi a concorso e l’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.