Al via le lauree professionalizzanti
Firmato dal Ministro Fedeli il decreto che dà avvio ai nuovi percorsi di lauree professionalizzanti che partiranno nel prossimo anno accademico. Il provvedimento è il risultato del lavoro fatto da una Cabina di regia per armonizzare l’offerta formativa degli atenei con quella degli Istituti tecnici superiori.
Con l’avvio delle lauree professionalizzanti e la loro armonizzazione con l’offerta degli ITS il nostro Paese si dota finalmente di un proprio modello di formazione terziaria professionalizzante. Nei mesi scorsi un’apposita Cabina di regia convocata dal Ministro Fedeli e coordinata dal Sottosegretario Gabriele Toccafondi ha lavorato all’armonizzazione dell’offerta formativa che sarà attivata dagli atenei - dedicata ai percorsi con ordini e collegi professionali - con quella degli ITS, gli Istituti tecnici superiori.
Per quanto riguarda l’accreditamento e l’attivazione di nuovi corsi di studio, il decreto firmato prevede un’importante modifica, sollecitata dal mondo accademico e in particolare dalla CRUI: ci sarà una maggiore flessibilità rispetto ai numeri richiesti per la docenza. Le università, anche se in carenza di alcuni requisiti, potranno ampliare la propria offerta formativa, ma solamente nel caso di atenei dove gli indicatori di sostenibilità economico-finanziaria risultino positivi.
Le università potranno attivare al massimo un corso di laurea di tipo professionalizzante per anno accademico da erogare in modalità tradizionale. Il corso dovrà essere attivato in stretta collaborazione con il mondo del lavoro e definito in relazione a professioni comunque disciplinate a livello nazionale, a partire da quelle ordinistiche. I percorsi formativi saranno sviluppati in collaborazione con gli ordini professionali. Nell’ambito delle convenzioni con gli ordini e i collegi professionali le università potranno realizzare partenariati con le imprese. I corsi partiranno dal prossimo anno accademico. Sono previsti tirocini durante il percorso di laurea.