Linee guida per il diritto allo studio degli alunni fuori famiglia
Firmate lo scorso 11 dicembre al Miur dal Ministro Valeria Fedeli e dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Filomena Albano le Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia di origine: in affidamento familiare; ospiti delle strutture di protezione; minori stranieri non accompagnati; sottoposti a provvedimenti giudiziari.
Il documento, frutto di un Protocollo sottoscritto a maggio per garantire “Pari opportunità nell’istruzione per le persone minori d’età”, è stato elaborato da un gruppo composto da rappresentanti del Miur e dell’Autorità Garante, con l’apporto delle principali associazioni impegnate su queste tematiche.
È dedicato a tutti gli alunni che si trovano, per ragioni diverse, fuori dalla famiglia d’origine:
- in affidamento familiare per difficoltà della famiglia di origine a prendersi cura dei figli;
- ospiti, provvisoriamente, nelle strutture dei sistemi di protezione (comunità familiari, case famiglia, comunità educative, comunità sociosanitarie) perché non è possibile disporre di un affidamento familiare;
- minori stranieri non accompagnati, in forte aumento negli ultimi tre anni;
- sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile in ambito penale.
Per la prima volta loro dedicato uno strumento specifico per l’accoglienza all’interno del sistema di istruzione, che prevede interventi operativi per strutturare percorsi didattici ed educativi che mirino al pieno sviluppo di ogni giovane, al di là della sua storia personale, delle condizioni economiche della sua famiglia, della sua provenienza geografica.
Il documento offre al personale scolastico elementi di conoscenza generali sul funzionamento del sistema di tutela dei minorenni, nonché indicazioni per semplificare, rendere possibili e strettamente aderenti alle necessità individuali, le attività connesse alle varie fasi del percorso scolastico (iscrizione; scelta della classe d'ingresso; definizione dei tempi di inserimento, scelta dell’orientamento scolastico).
Contiene inoltre suggerimenti sulla governance tra istituzioni diverse, sulla gestione della classe e delle relazioni tra gli allievi, su aspetti pratici e amministrativi relativi all’iscrizione, all’inserimento in classe, alla documentazione del percorso scolastico, all’orientamento e ai percorsi di avviamento al lavoro.