Consultazione RAV infanzia 2016
Pubblicato dall’INVALSI il rapporto basato sulle risposte delle scuole al Questionario di Consultazione Nazionale sul RAV Infanzia. Risultati incoraggianti per partecipazione e consenso allo strumento. Emerge una forte esigenza di formazione all'autovalutazione su tutti gli aspetti del RAV.
Alla Consultazione Nazionale hanno risposto 3778 istituzioni di scuola dell'infanzia, con un tasso di compilazione totale del 68,7%. Quasi il 90% appartiene a un Istituto Comprensivo (IC) Statale (51,3%) oppure a scuole paritarie a gestione privata (35%).
Per rispondere al questionario oltre il 50% delle scuole ha condotto una lettura collegiale del RAV Infanzia e il 17% circa ha proceduto ad un primo tentativo di compilazione.
Il 34.2% dei rispondenti ritiene che scopo del RAV Infanzia sia quello di migliorare la qualità di tutte le scuole; il 25.7% quello di monitorare il livello della qualità del sistema Scuole Infanzia; il 23,2% quello di monitorare il livello della qualità delle singole scuole; il 15.8% ritiene il RAV strumento adatto ad aumentare la visibilità della scuola dell’infanzia nel sistema scolastico e all'interno di un IC.
Il RAV Infanzia viene percepito come collegato strategicamente con alcune innovazioni del sistema scolastico, nell'ordine: Indicazioni Nazionali 2012; PTOF; PdM. Meno evidente il collegamento con rendicontazione sociale, formazione docenti e sistema integrato dei servizi per l'infanzia 0-6.
Oltre il 90% delle scuole ha espresso un parere positivo in relazione all’organizzazione e all’equilibrio delle parti del RAV Infanzia; gli indicatori sono stati apprezzati da oltre l'83% delle scuole rispondenti, eccetto quelli dei Risultati a distanza (73,8%), per i quali le scuole chiedono ulteriori esplicitazioni.
Emerge una forte esigenza di formazione all'autovalutazione su tutti gli aspetti del RAV Infanzia: approfondimenti, integrazione di indicatori, esempi concreti. Alcune scuole chiedono esplicitamente di essere formate all'autovalutazione.
Le attuali modalità di autovalutazione si dividono tra: momenti di riflessione informale tra gli insegnanti (32.5%); riflessione formale, ma con strumenti non strutturati (32.9%); momenti formali con strumenti strutturati (25,9%).
Il 96,9% delle scuole dichiara di utilizzare strumenti per documentare e valutare i progressi dei bambini nel passaggio dall'infanzia alla primaria. Tuttavia, per oltre il 58% dei casi si tratta di strumenti autoprodotti e non validati, da cui le scuole traggono informazioni da comunicare sia alle famiglie sia alle scuole primarie di destinazione.