Commissioni Esami di Stato nelle zone terremotate
Nelle scuole colpite da eventi sismici delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, l’esame si svolgerà con commissioni tutte interne e presidente esterno. La formazione di dette commissioni sarà disciplinata con apposita ordinanza. Il Miur ritrasmette l’elenco delle istituzioni scolastiche interessate, alla luce delle segnalazioni pervenute da parte degli UU.SS.RR.
Con la circolare n. 2/2017 il Miur ha fornito, tra l’altro, disposizioni per la formazione delle commissioni di esame di Stato del secondo ciclo nelle scuole delle zone colpite dal terremoto, ovvero negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, statali e paritari, che hanno sede nei comuni delle regioni colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e del 26 e 30 ottobre 2016.
La circolare reca in allegato un elenco (Allegato A) con indicazione delle scuole interessate, ed è stato chiesto ai competenti Direttori degli UU.SS.RR. di segnalare con urgenza, tramite PEC, eventuali discordanze rispetto all’Allegato A. Ora, esaminate le comunicazioni pervenute dai predetti Uffici, con nota 13 marzo 2017 prot. n. 2736 il Miur ha trasmesso un nuovo elenco riveduto e corretto, alla luce delle segnalazioni pervenute.
Ricordiamo che il Miur, con ordinanza di prossima emanazione, prevederà che le commissioni d'esame del secondo ciclo delle scuole presenti nel suddetto elenco siano composte solo da membri interni (in numero non superiore a sei), ferma restando la nomina del presidente esterno da parte del Direttore Generale dell'USR o dirigente preposto all'Ufficio Scolastico Regionale.
Pertanto, i docenti e i dirigenti scolastici in servizio nelle suddette scuole si asterranno dal produrre istanze di partecipazione on line come commissari esterni e/o presidenti, potendo, invece, formalizzare la richiesta in qualità di presidenti direttamente al Direttore Generale o al dirigente preposto all'USR.
I dirigenti scolastici, nel procedere alla formazione delle commissioni con membri tutti interni, cureranno che sia assicurata una equilibrata presenza di docenti del più ampio numero di discipline dell'ultimo anno.