Legge di bilancio 2018: le misure per i giovani e l’istruzione
Approvato lo scorso 16 ottobre in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sul bilancio di previsione 2018. Assunzione dei ricercatori, rinnovo dei contratti, armonizzazione degli stipendi dei dirigenti scolastici, scatti di anzianità dei docenti universitari sono alcune delle misure concernenti il settore dell’istruzione.
Nella seduta dello scorso 16 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e al bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Di seguito le misure che riguardano i giovani e l’istruzione.
Bonus cultura per i diciottenni
Viene confermata la misura introdotta nel 2016. I giovani che compiono 18 anni nel 2018, attraverso apposita piattaforma online, hanno a disposizione 500 euro spendibili per l’acquisto di biglietti del teatro o del cinema, l’acquisto di libri e musica registrata, per l’ingresso ai musei.
Pacchetto Miur
Per l’università, vi sono misure che consentono di bandire nuovi posti per ricercatori universitari e a favore dei professori in servizio sono sbloccati gli scatti stipendiali che continuano ad essere corrisposti sulla base della previa verifica della produttività scientifica; invece, sul versante della scuola, la legge di bilancio inizia ad affrontare il tema dell’avvicinamento del trattamento retributivo dei dirigenti scolastici a quello degli altri dirigenti statali.
Incentivo strutturale per l’occupazione giovanile stabile
A decorrere dal primo gennaio 2018 i datori di lavoro del settore privato che assumono giovani con contratti a tutele crescenti beneficeranno di uno sconto triennale sui contributi previdenziali pari al 50% (esclusi i lavoratori domestici). L’esonero spetta anche per le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la decorrenza dal primo gennaio 2018. Lo sconto contributivo si applica anche nei casi di prosecuzione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato, qualunque sia l’età anagrafica al momento della prosecuzione e quando un datore di lavoro assume, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, studenti che abbiano svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato per il conseguimento del titolo di studio.
Rinnovo contratti pubblico impiego
Sono stanziate le risorse per avviare il rinnovo, dopo molti anni, dei contratti del pubblico impiego.
Soddisfazione da parte del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, nel cui comunicato stampa si legge: “Risorse per formazione, ricerca e innovazione: è questo il miglior investimento per il futuro non soltanto delle nuove generazioni, ma dell’intero Paese […]. Dopo tanti anni siamo tornati a investire sulle nuove generazioni, sulla formazione, sulla ricerca, sull’innovazione. Un segnale concreto per l’oggi, un contributo importante per il domani del nostro Paese”.