Cyberbullismo: intesa Garante privacy e Polizia di Stato
Firmato un Protocollo di Intesa tra il Garante per la protezione dei dati personali e la Polizia Postale per rafforzare la tutela dei minori dai pericoli del web. La collaborazione prevede una rete di intervento coordinata e strutturata per il supporto alle vittime di cyberbullismo, nonché iniziative educative congiunte in favore dei minori.
Il Protocollo, sottoscritto dal Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro e dal Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, formalizza la collaborazione, già da tempo esistente sul piano operativo, per prevenire e contrastare tutte quelle forme di aggressione e trattamento illecito dei dati personali riguardanti i minorenni effettuate per via telematica.
Sia il Garante, sia la Polizia postale sono chiamati ad intraprendere non solo le azioni riparatorie su istanza dei minori (come l'oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti a loro riferiti e diffusi in rete), ma anche ad educare i giovanissimi ad un utilizzo consapevole e corretto del web, affiancando le istituzioni scolastiche nella loro opera educativa e di sensibilizzazione.
L'obiettivo è quello di attivare una rete di intervento coordinata e strutturata per fornire un supporto tempestivo alle vittime di episodi di cyberbullismo: grazie al Protocollo d'intesa, nei casi in cui sia necessario identificare il titolare del trattamento o il gestore del sito internet o del social media o sia necessario attuare le decisioni assunte, il Garante può richiedere l'intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
La Polizia Postale si occuperà di reperire dati e informazioni sul titolare del trattamento o sul gestore del sito web o del social media, nonché delle eventuali ulteriori fonti web, ed eventualmente di compiere le ulteriori azioni necessarie sulla base delle procedure e degli strumenti, anche al fine di consentire al Garante di intervenire opportunamente.
È stato inoltre previsto l'avvio di iniziative educative congiunte in favore dei minori e ulteriori attività anche nell'ambito della cooperazione europea e internazionale, sempre con l'obiettivo di prevenire e contrastare le violazioni alla disciplina in materia di cyberbullismo.