Esame di Stato: tutto sul colloquio
Una nota di chiarimenti e un documento a cura della struttura tecnica degli esami di Stato riassumono tutte le indicazioni relative alla preparazione e allo svolgimento del colloquio nell'ambito dell'esame di Stato nella scuola secondaria II grado.
Il documento "Esami di Stato A.S. 2018/2019 - Il nuovo esame di Stato del secondo ciclo: osservazioni e considerazioni sul colloquio", a cura della struttura tecnica degli esami di Stato, dopo aver richiamato il quadro normativo di riferimento (Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62; DM 18 gennaio 2019 n. 37; OM 11 marzo 2019 n. 205), contiene alcune riflessioni e indicazioni sul colloquio. Tali istruzioni sono poi illustrate anche nella nota Miur 6 maggio 2019, prot. n. 788.
L'attenzione è concentrata in primo luogo sulla predisposizione dei materiali, che devono essere:
- testi (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera);
- documenti (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte; ma anche grafici, tabelle con dati significativi…);
- esperienze e progetti (es.: spunti tratti dal documento del 15 maggio);
- problemi (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali).
Questi i criteri con cui scegliere i materiali:
- coerenza con gli obiettivi del PECUP;
- coerenza con il percorso didattico effettivamente svolto (documento del 15 maggio);
- possibilità di trarre spunti per un colloquio pluridisciplinare;
- ricerca di omogeneità tra le tipologie e il livello di difficoltà dei materiali.
I materiali costituiscono l’incipit finalizzato anche a verificare l’autonomia e la capacità di orientamento del candidato. Per la conduzione del colloquio la commissione deve lavorare in modo realmente collegiale, ricordando che non si tratta di una somma di interrogazioni. È comunque opportuno stabilire, caso per caso, il commissario che conduce l’approccio alla prima parte; gli altri commissari si inseriscono progressivamente per approfondire aspetti disciplinari, anche non direttamente collegati al materiale di partenza.
Partendo dall'analisi e commento del materiale, con spunti disciplinari/pluridisciplinari, si realizza un percorso guidato attraverso i nodi concettuali caratterizzanti. Il percorso si costruisce "in situazione" in modo personalizzato (lo stesso materiale può portare a diverse «strade»)
Il pieno coinvolgimento delle discipline può essere realizzato anche nelle altre parti del colloquio. In particolare:
- illustrazione delle esperienze nei PCTO: Consentire una gestione autonoma da parte del candidato; trarre spunti valutativi sia sulle competenze trasversali sia sulle competenze di indirizzo; stimolare collegamenti con le discipline; agevolare una riflessione del candidato sulla dimensione orientativa delle esperienze;
- Cittadinanza e Costituzione: partire dal documento del 15 maggio; stimolare l’esplorazione dell’orizzonte esperienziale del candidato; stimolare collegamenti con le discipline.
La durata ottimale del colloquio è 50-60 minuti. La Commissione deve garantire una strutturazione equilibrata del colloquio nelle diverse parti e tra i diversi ambiti disciplinari, e non deve ad ogni costo ricercare collegamenti artificiosi con tutte le discipline: i commissari delle discipline che non trovano un diretto collegamento si inseriranno con argomenti diversi da loro scelti.
Per l’attribuzione del punteggio non vi è una griglia nazionale: si consiglia di adottare una griglia integrata, non divisa in sezioni, con indicatori che fanno riferimento agli obiettivi di apprendimento in termini di competenze, abilità e conoscenze. Non è stabilita dalla legge una soglia di sufficienza.
Per i candidati con disabilità o DSA il colloquio è ispirato dal PEI o dal PDP, sia nella conduzione che nella valutazione.
Nei percorsi di secondo livello dell’istruzione degli adulti il colloquio è coerente con il PSP.